Pochi giorni fa mi è capitato di leggere un discorso fatto da Theodore Roosevelt all’Università Sorbona di Parigi, le sue parole oltre a motivarmi mi hanno fatto riflettere. Spesso infatti sentiamo parlare di coraggio ma poche volte ci vengono raccontate storie di persone vulnerabili. Nella nostra società infatti è richiesto il perfezionismo, non c’è posto per la debolezza.
L’uomo non deve mai perdere la virilità che lo contraddistingue e la donna, dopo lunghe lotte per conquistare l’uguaglianza del genere, non può dimostrarsi debole.
Anche i film in TV e le storie sui social ci mostrano solo vincitori.
Spesso però manca una fase fondamentale di ogni grande storia di successo.
Mancano le paure che si provano all’inizio, i tanti dubbi, la diffidenza degli amici e dei familiari. Mancano le cadute, i momenti di sconforto, le risate beffarde di chi non ti ha mai creduto.
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Si perché ci sono state, per chiunque. Chi decide di agire, di cambiare la propria vita, di inseguire un sogno deve scontrarsi con l’incerto. Ed ogni cosa incerta ti rende vulnerabile, non sai come finirà, hai paura di provare dolore e vergogna. E qui sta il coraggio che fa la differenza fra chi agisce e chi sta a guardare.
C’è una situazione che tutti noi abbiamo sicuramente provato nella nostra vita che probabilmente descrive bene la vulnerabilità che si prova ogni volta che siamo davanti all’incerto. Immagino infatti che avrai amato almeno una persona nella tua vita. Ricordi la sensazione che provavi mentre volevi dirgli per la prima volta “Ti Amo”? Probabilmente eri terrorizzato dall’idea che la persona davanti a te non reagisse come avresti voluto, che non rispondesse con le parole che avresti voluto sentire. Eri terrorizzato dall’idea di provare paura e vergogna per essere respinto. E non c’è cosa peggiore per noi essere umani che sentirsi respinti e soli.
Ma alla fine hai avuto il coraggio di digli “Ti amo”? Hai avuto il coraggio di essere vulnerabile?
Spero per te di sì.
Ecco ora che forse ti è più chiaro che cosa intendo per vulnerabilità, voglio dirti che non esistono cambiamenti senza incertezze. Non esistono sogni realizzati senza vivere almeno una volta situazioni in cui devi accettare di essere vulnerabile.
Ho imparato che di fronte a storie di successo non ci sentiamo mai all’altezza. E non perché non siamo abbastanza motivati nell’impegnarsi al massimo ma perché abbiamo paura di fallire. Siamo terrorizzati dall’idea di provare vergogna e di essere lasciati soli perché troppo deboli. Così finiamo per raccontare agli altri una storia diversa su noi stessi, una storia talmente lontana da chi siamo veramente che finiamo per perderci.
Ma sei sempre in tempo per trovare il coraggio.
A proposito, sai cosa significa la parola “coraggio”?
La parola coraggio deriva dalla parola latina Cor Habeo, composta dalle parole cŏr, cŏrdis cioè cuore e dal verbo habere ovvero avere. Quindi il significato è Avere Cuore.
Semplice no? Non devi essere laureato alla Bocconi. Per avere coraggio devi solo avere cuore per te stesso, per chi ami e per i tuoi sogni.
Smetti di fuggire da situazioni che possano farti sentire vulnerabile.
Ama una persona anche se questo potrà provocarti dolore. Fallo con gioia, tocca il cielo con un dito anche se sai che lo schianto a terra potrà essere terribile.
Racconta a tutti del tuo progetto, anche se sai che in pochi ti capiranno.
Lascia il tuo lavoro per inseguire un sogno, anche se la tua famiglia non ne sarà felice.
Accetta chi sei, anche se questo ti allontanerà da molte persone che non apprezzano la tua “diversità”.
Sii orgoglioso di essere l’Uomo nell’Arena.
Non è colui che critica a contare, né colui che indica quando gli altri inciampano, o che commenta come una certa azione si sarebbe dovuta compiere meglio.
Theodore Roosevelt
L’onore spetta all’uomo nell’arena. L’uomo il cui viso è segnato dalla polvere, dal sudore e dal sangue.
L’uomo che lotta con coraggio, che sbaglia ripetutamente, sapendo che non c’è impresa degna di questo nome che sia priva di errori e mancanze.
L’uomo che dedica tutto sé stesso al raggiungimento di un obiettivo, che sa entusiasmarsi e impegnarsi fino in fondo, e che si spende per una causa giusta.
L’uomo che quando le cose vanno bene, conosce finalmente il trionfo delle grandi conquiste e che, quando le cose vanno male, cade sapendo di aver osato.
Quest’uomo non avrà mai un posto accanto a quelle anime mediocri che non conoscono né la vittoria, né la sconfitta.
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